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Lezioni di Ri-creazione IPSIA Pocognoni

A partire dall’ A.S 2021/22 ed ancora nell’A.S. 2022/23 Stammi Bene è intervenuto nell’IPSIA Pocognoni di San Severino Marche su richiesta diretta dell’Istituto.Dopo esserci confrontati con il personale docente, abbiamo creato e progettato un intervento che ricalcasse gli obiettivi  e le attività del Progetto Build The Future, ma ineditamente, pensato per una scuola superiore.

La richiesta è stata focalizzata su una classe specifica identificata dai docenti come difficile se non a tratti ingestibile.

In entrambe le annualità abbiamo proposto una prima parte dedicata ad interventi di stampo psicosociale ed una parte laboratoriale. Il primo intervento ha visto protagonista la trasformazione del laboratorio di chimica con l’intento di creare un luogo all’interno del plesso che potesse essere sentito dagli studenti come proprio, pronto per essere vissuto, nel quale fare emergere nuovi progetti, nuove prospettive, avvertire e respirare un senso di autoefficacia. Un luogo dove crescere, formarsi, incontrarsi, in cui sognare, un luogo da vivere appieno.

 

In questa seconda annualità abbiamo avvertito la necessità di ampliare il nostro intervento coinvolgendo in maniera più attiva insegnanti e famiglie e costruendo un progetto che potesse agire sull’immaginazione e la valorizzazione delle capacità dei ragazzi.

È nato così Lezioni di Ri-creazione: un laboratorio incentrato sulla relazione, sulla collaborazione, sul lavoro in gruppo, sul rispetto reciproco. Tutto questo con un obiettivo specifico molto arduo, ma estremamente interessante: progettare e costruire una Escape Room!!

Gli studenti si sono coinvolti e si sono lasciati coinvolgere dall’entusiasmo degli operatori. Molti di loro avevano partecipato ad alcune escape room e non credevano possibile, vista la complessità dell’obiettivo e la scarsa fiducia in loro stessi, che sarebbe stato possibile realizzarne una all’interno della scuola, fatta da loro stessi

Dopo alcune riunioni in plenaria in cui si è scelto democraticamente il tema, l’ambientazione ed in personaggi che avrebbero popolato gli enigmi, la classe è stata divisa in diversi gruppi di lavoro (scenografia, narrazione, elaborazione degli enigmi, audio e video)

Nel corso di otto incontri a cadenza settimanale, operatori e ragazzi hanno elaborato una storia davvero complessa e terrificante in cui quattro spiriti popolavano ognuno una stanza. La storia, ambientata in una casa su un isola deserta, voleva avere connotazioni horror e i personaggi avevano tutti avuto un qualche problema di salute mentale.

L’ultimo incontro del progetto è stato dedicato a presentare alla scuola, ai docenti e ai genitori il lavoro svolto, invitandoli a partecipare all’escape room. Ne è nata una stimolazione trasversale che ha invitato professori e genitori ad una riflessione sulla necessità  di credere maggiormente alle capacità dei ragazzi.

Il risultato del lavoro svolto è una narrazione avvincente, al cardiopalma, capace di fare immedesimare i partecipanti in quell’intreccio di enigmi per venire a capo delle storie dei personaggi e fuggire dall’isola.

Gli operatori, che hanno supervisionato (e spesso sostenuto) l’intero progetto, hanno trovato modo di dare un messaggio finale di grande valore sulla cura del disagio e della salute mentale, dipendenze comprese.

Alla risoluzione dell’ultimo enigma una voce registrata recitava una riflessione sulla salute mentale e sul fatto che l’isolamento sia un fattore di rischio predominante: occorrono gli altri per affrontare e sconfiggere il disagio (di qualunque tipo, e mentale in particolare) e che restare da soli può portare a conseguenze gravi. Collaborare e relazionarsi è la chiave per uscire dalle varie forme di malessere che possono colpire ogni persona di questa società, estremamente esposta alla malattia mentale e alle dipendenze

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